PRENDI IL VOLO
di Benjamin Renner, Guylo Homsy
https://www.youtube.com/watch?v=1EH6_--7zNk
PROSSIMAMENTE

Mac e Pam sono due anatre felicemente appaiate che vivono insieme ai loro anatroccoli Dax e Gwen nella quiete di uno stagno. Papà Mac non fa altro che mettere in guardia i suoi figli contro i pericoli del mondo fuori dallo stagno, mentre mamma Pam è più impavida e ottimista e cerca di rendere i suoi cuccioli più indipendenti. Un giorno nello stagno arriva uno stormo di uccelli migratori in rotta verso la Giamaica, e una di loro invita Dax ad unirsi alla migrazione. Ma Mac è fortemente contrario: almeno all’inizio, perché Pam gli rivela di covare da sempre il desiderio di spingersi al di fuori del loro solito mondo tranquillo. Dunque i quattro più lo zio Dan, un germano reale grasso e impacciato, partono per la loro prima grande avventura, e saranno destinati ad imbattersi in aironi, piccioni e pappagalli, ad attraversare i grattacieli e le sale da ballo affollate di New York, e a combattere contro un terribile chef la cui specialità è proprio…l’anatra all’arancia.

Titolo originale
Migration
Regia
Benjamin Renner, Guylo Homsy
Cast
Elizabeth Banks, Awkwafina, Carol Kane, Danny DeVito, Keegan-Michael Key
Genere
Animazione
Durata
- colore
Produzione
USA (2023)
Distribuzione
Universal Pictures
UN COLPO DI FORTUNA – COUP DE CHANCE
di Woody Allen
ALLEN TORNA SUI TEMI A LUI PIÙ CARI: LE DINAMICHE DI COPPIA E IL RAPPORTO TRA SENTIMENTI E FREDDA RAZIONALITÀ.
PROSSIMAMENTE

Jean e Fanny formano una coppia apparentemente ben assortita. Hanno un lavoro redditizio, vivono in un quartiere elegante di Parigi e sembrano innamorati come all’inizio della loro relazione. Di lui si mormora che abbia uno scheletro nell’armadio sul piano professionale. Lei invece inizia a provare un senso di colpa che si unisce alla passione che sente nascere per un compagno di liceo incontrato un giorno in modo casuale.

Regia
Woody Allen
Cast
Sara Martins, Lou de Laâge, Melvil Poupaud, Elsa Zylberstein, Niels Schneider
Genere
Drammatico
Durata
96 - colore
Produzione
Francia, Gran Bretagna (2023)
Distribuzione
Lucky Red
CENTO DOMENICHE
di Antonio Albanese
UN FILM SULL'ITALIA PERBENE, CON BELLISSIME INTUIZIONI DI REGIA E UN ALBANESE COME SEMPRE MAGISTRALE
PROGRAMMAZIONE TERMINATA

Antonio Riva è un operaio specializzato in prepensionamento, che va ancora in fabbrica ad insegnare (gratis) il mestiere ai più giovani. Accudisce la madre affetta da demenza senile, è in buoni rapporti con la ex moglie e ha un’amante sposata che si vuole divertire. Quando la figlia Emilia annuncia il suo matrimonio Antonio è felice di provvedere ai costi della cerimonia, perché quello di portare la sua bambina all’altare è sempre stato il suo sogno, e il gioco preferito di entrambi. Così si reca in banca per prelevare dal conto su cui ha messo tutto ciò che ha, ma il direttore gli consiglia invece di fare un prestito con una finanziaria e non disfare le sue azioni, che stanno “viaggiando”. Ma Antonio non possiede azioni, o meglio, non si è reso conto di aver tramutato le sue obbligazioni sicure in azioni a rischio, passando da risparmiatore ad azionista su consiglio di quella banca dove gli impiegati erano di famiglia, e che aveva sostenuto lo sviluppo dell’intero paesino sul lago di Lecco dove è nato e cresciuto. Quella banca, poi, mica può fallire, perché se fallisse “andrebbero a gambe all’aria tutti quanti”.

Regia
Antonio Albanese
Cast
Antonio Albanese, Liliana Bottone, Bebo Storti, Sandra Ceccarelli, Maurizio Donadoni
Genere
Commedia
Durata
94 - colore
Produzione
Italia (2023)
Distribuzione
Vision Distribution
NAPOLEON
di Ridley Scott
AMORI E IMPRESE DI NAPOLEONE IN UN KOLOSSAL AUDACE
OGGI (martedì 5)
  • 18:30
    VOST
  • 21:15
    VOST
▼ MOSTRA LA SETTIMANA ▼

A partire dalla Rivoluzione francese del 1789, Napoleon segue la parabola dell’ascesa al potere supremo di Napoleone Bonaparte da sconosciuto militare, capitano d’artiglieria, a Imperatore. Oltre alle armi, alle battaglie e alle strategie politiche, il film racconta da vicino la burrascosa storia d’amore di Napoleone con Giuseppina.

Regia
Ridley Scott
Cast
Joaquin Phoenix, Vanessa Kirby, Tahar Rahim, Rupert Everett, Mark Bonnar
Genere
Drammatico
Durata
158 - colore
Produzione
USA, GRAN BRETAGNA (2023)
Distribuzione
Eagle Pictures
LA CHIMERA
di Alice Rohrwacher
UN FILM AL CONTEMPO ARCAICO E POSTMODERNO, COMPLETAMENTE LIBERO COME SA ESSERE IL CINEMA DI ALICE ROHRWACHER.
PROSSIMAMENTE

Anni Ottanta. Arthur ha un talento raro: riesce a percepire, come un rabdomante, la presenza delle tombe etrusche che costellano il litorale tirrenico, virtù apprezzata dai suoi amici tombaroli in cerca di reperti da rivendere al mercato nero. Ma mentre loro inseguono un profitto di sopravvivenza che non li renderà mai ricchi (perché quello è il “talento” dei grandi trafficanti), “l’inglese” è alla disperata ricerca di un passaggio verso l’aldilà che potrebbe ricongiungerlo a Beniamina, la ragazza che ha amato e perduto. Italia, a dispetto del nome, è straniera come Arthur, ed è l’unica in grado di accendere nel giovane uomo un nuovo interesse per la vita. Va a stanarlo sulle pendici della città, dove vive in una baracca che solo lei trova bella, e solleva il suo sguardo da quella terra che lo attira come un magnete. Italia è anche l’unica ad intravvedere, fra gli incroci dei rami che paiono bacchette da rabdomante, il fantasma di certi uomini appesi a testa in giù, rivolti verso il mondo di sotto come Orfei irresistibilmente attratti da una loro Euridice.

Regia
Alice Rohrwacher
Cast
 Josh O'Connor, Carol Duarte, Vincenzo Nemolato, Alba Rohrwacher, Isabella Rossellini
Genere
Drammatico
Durata
134 - colore
Produzione
Italia (2023)
Distribuzione
01 Distribution
COMANDANTE
di Edoardo De Angelis
DE ANGELIS RIVENDICA CON AMBIZIONE E CORAGGIO IL SOCCORSO COME VALORE FONDANTE DELL'IDENTITÀ ITALIANA.
PROGRAMMAZIONE TERMINATA

1940, Seconda Guerra Mondiale. Salvatore Todaro è un comandante della Marina Militare con un destino inscritto nel nome, a capo del sommergibile Cappellini nonostante un incidente gli abbia provocato forti dolori alla schiena che lo autorizzerebbero ad accettare la pensione di invalidità (come la moglie Rina, stanca di saperlo lontano e in pericolo, vorrebbe che facesse). Ma il comandante Todaro non sa stare lontano dai flutti. Durante la sua ennesima missione avvista una nave belga che, malgrado il Belgio sia formalmente neutrale, attacca il sommergibile italiano. Il comandante e la sua squadra rispondono al fuoco e affondano la nave. Ma Todaro decide di mettere in salvo i naufraghi, agganciandoli al suo sommergibile per trascinarli verso il porto neutrale e sicuro di Santa Maria delle Azzorre, e accettando il rischio di navigare in emersione fino a destinazione: perché la legge del mare per lui conta di più della legge della guerra.

Regia
Edoardo De Angelis
Cast
Pierfrancesco Favino, Massimiliano Rossi, Johan Heldenbergh, Arturo Muselli
Genere
Drammatico
Durata
120 - colore
Produzione
Italia (2023)
Distribuzione
01 Distribution
C’È ANCORA DOMANI
di Paola Cortellesi
Esordio alla regia Paola Cortellesi con un originale dramedy in bianco e nero ambientato nel Secondo Dopoguerra
PROGRAMMAZIONE TERMINATA

Delia (Paola Cortellesi) è la moglie di Ivano, la madre di tre figli. Moglie, madre. Questi sono i ruoli che la definiscono e questo le basta. Siamo nella seconda metà degli anni ’40 e questa famiglia qualunque vive in una Roma divisa tra la spinta positiva della liberazione e le miserie della guerra da poco alle spalle. Ivano (Valerio Mastandrea) è capo supremo e padrone della famiglia, lavora duro per portare i pochi soldi a casa e non perde occasione di sottolinearlo, a volte con toni sprezzanti, altre, direttamente con la cinghia. Ha rispetto solo per quella canaglia di suo padre, il Sor Ottorino (Giorgio Colangeli), un vecchio livoroso e dispotico di cui Delia è a tutti gli effetti la badante.
L’unico sollievo di Delia è l’amica Marisa (Emanuela Fanelli), con cui condivide momenti di leggerezza e qualche intima confidenza. È primavera e tutta la famiglia è in fermento per l’imminente fidanzamento dell’amata primogenita Marcella (Romana Maggiora Vergano), che, dal canto suo, spera solo di sposarsi in fretta con un bravo ragazzo di ceto borghese, Giulio (Francesco Centorame), e liberarsi finalmente di quella famiglia imbarazzante. Anche Delia non chiede altro, accetta la vita che le è toccata e un buon matrimonio per la figlia è tutto ciò a cui aspiri. L’arrivo di una lettera misteriosa però, le accenderà il coraggio per rovesciare i piani prestabiliti e immaginare un futuro migliore, non solo per lei.

 

Regia
Paola Cortellesi
Cast
Valerio Mastandrea, Paola Cortellesi, Vinicio Marchioni, Giorgio Colangeli
Genere
DRAMMATICO
Durata
110 - colore
Produzione
Italia (2023)
Distribuzione
Vision Distribution
THE OLD OAK
di  Ken Loach
UN FILM CHE RIFLETTE SUL RUOLO DEL DOCUMENTO CHE SI FA MEMORIA.
PROGRAMMAZIONE TERMINATA

L’Old Oak è un posto speciale. Non è soltanto l’unico pub aperto in un ex cittadina mineraria del nord est dell’Inghilterra, è l’unico luogo pubblico in cui le persone possono ritrovarsi. TJ Ballantyne lo tiene in piedi con buona volontà ma rischia di perdere una parte degli avventori affezionati quando nel quartiere vengono accolti alcuni rifugiati siriani. In particolare TJ si interessa alla giovane Yara che si è vista rompere, con un atto di intolleranza, la macchina fotografica a cui tiene in modo particolare. Per l’uomo è l’inizio di un tentativo di far sì che le due comunità possano trovare un modo per comprendersi.

Ken Loach ha dichiarato che, considerata la sua non più tenera età, questo probabilmente sarà il suo ultimo lungometraggio.

Lo ha già però detto in passato regalandoci in seguito altre opere che restano nel cuore e nella mente di chi ancora conservi anche un minimo di sensibilità. Speriamo che anche in questa occasione si tratti solo di un, per quanto doveroso, allarme senza conseguenze. Perché anche questa volta Loach, con il fedele Laverty, ci regala un film necessario. Entrambi sembrano avere in mente una frase di Abraham Lincoln: “Possiamo lamentarci perché i cespugli di rose hanno le spine o gioire perché i cespugli spinosi hanno le rose”. La cittadina in cui è ambientato il film di spine ne ha tante.

Non c’è più quella che era una comunità che costruiva la solidarietà intorno alla comune operatività (e, quando è stato necessario) alla comune lotta per la difesa del posto di lavoro nell’attività mineraria. Sono rimasti nuclei familiari isolati tra cui sembrano prevalere solo coloro che vivono di recriminazioni e vedono in chiunque altro si avvicini loro un profittatore che vuole togliergli quel poco che gli è rimasto. Laverty, in un’annotazione sul protagonista TJ aveva scritto “TJ ha perso la speranza”. La domanda che lui e Ken si pongono è se sia possibile coltivarne ancora un possibile germoglio. Lo trovano nei siriani che vengono alloggiati in appartamenti vuoti e che sin da subito vengono più respinti che accolti.

Loach sin dalle prime immagini ci fa riflettere sul ruolo del documento che si fa memoria. Yara scatta foto al suo arrivo, prima che la macchina fotografica, le venga fatta cadere a terra rompendosi. Nella sala ormai chiusa da tempo che si trova dietro il bancone del pub ci sono, appese alle pareti, foto degli scioperi degli anni Ottanta. L’arrivo di Yara ridà vita e senso non solo a quelle immagini ma anche a quel locale. La solidarietà che nasce dal basso per Loach è sempre stata la chiave di volta sia di storie individuali che collettive.

Regia
 Ken Loach
Cast
 Dave Turner, Ebla Mari, Claire Rodgerson, Trevor Fox, Chris McGlade
Genere
DRAMMATICO
Durata
113 - colore
Produzione
Francia (2023)
Distribuzione
Lucky Red
Io, noi e Gaber
di Riccardo Milani
Un film che entra a fondo nelle parole di Gaber e ricorda che ogni sua canzone trasformava la libertà in partecipazione
PROGRAMMAZIONE TERMINATA

Chi è stato Giorgio Gaber, per la musica italiana ma soprattutto per noi, che magari “non ci sentiamo italiani, ma per fortuna o purtroppo lo siamo”? È forse da questa domanda che è partito Riccardo Milani per raccontare uno dei cantautori più originali del nostro Paese, ma anche un teatrante, un filosofo, un pensatore politico e un “operatore culturale” nel senso più alto e nobile del termine.

A raccontarlo, oltre a decine di spezzoni delle sue apparizioni televisive e dei suoi spettacoli teatrali, e molteplici canzoni scritte e interpretate dal Signor G, sono tanti testimoni che l’hanno conosciuto e che a lui si sono ispirati: dalla figlia Dalia Gaberscick, al nipote Lorenzo Luporini e al suo prozio, lo storico paroliere Sandro Luporini (zio del marito di Gaberscick, Roberto) fino alla vedova Ombretta Colli, che non parla mai ma incarna il suo rimpianto. E poi Jovanotti, Ivano Fossati, Gianni Morandi, Paolo Jannacci, Gino e Michele, Fabio Fazio, Michele Serra, Mogol, Rocky Gianco, Claudio Bisio, persino un giovane attore come Francesco Centorame e figure politiche come Mario Capanna e Pier Luigi Bersani.

Gaber era “un intellettuale promiscuo”, come lo descrive Serra, “raffinato e popolare, di popolo e di élite”.

Passato dall’essere “il re del varietà popolare”, che insieme ad altri tre “matti coraggiosi” – Mina, Jannacci, Celentano – aveva dato uno scossone al piccolo schermo, è poi diventato il re del teatro canzone, sempre entrando a gamba tesa negli ambiti popolare, sociale e politico.

Perché Gaber è stato immerso nel suo tempo sapendo sempre prevederne uno futuro, capace di “non farsi condizionare dalle ideologie”, anche quelle che lui stesso aveva sposato, e di riconoscere “quando la merda è merda”, a rischio di risultare scomodo, e di venire isolato. Un cercatore di verità con un rivelatore interno di bugie non silenziabile, e un grande musicista “che avrebbe potuto mettere in musica l’elenco del telefono”, come sottolinea suo nipote.

Milani entra a fondo nell’utilizzo che faceva Gaber della parola, fondamentale quando “dentro c’è la nostra vita”, e del suo “corpo scenico” che in teatro “sembrava posseduto”, rendeva “la parola visibile” e si trasformava in “melodia cinetica”.

Regia
Riccardo Milani
Cast
Genere
Documentario
Durata
135 - colore
Produzione
Italia (2023)
Distribuzione
Lucky Red
Trolls 3 – Tutti Insieme
di Walt Dohrn, Tim Heitz.
I due trolls Poppy e Branch devono salvare il musicista Floyd, rapito da due popstar gelose.
PROGRAMMAZIONE TERMINATA

I due trolls Poppy e Branch sono sempre più legati e nel corso del tempo sono diventati una coppia. Lui però ha un passato segreto che lei ignorava e ora sta tornando a galla; Branch faceva infatti parte dei BroZone, il gruppo preferito di Poppy composto anche dai suoi fratelli Floyd, John Dory, Spruce e Clay. La band però si è sciolta durante l’ultimo disastroso concerto quando Branch era ancora bambino e da allora non ha più visto nessuno. Però ora uno, tra loro, è in pericolo. Si tratta di Floyd che è stato rapito da Velvet e Veener, due popstar invidiose del suo talento. Poppy e Brunch si mettono in viaggio per raggiungerlo e liberarlo. Questa sarà anche l’occasione per riunire di nuovo tutti i fratelli.

Titolo originale
Trolls Band Together
Regia
Walt Dohrn, Tim Heitz.
Cast
Anna Kendrick, Justin Timberlake, Rolando Davila-Beltran, Daveed Diggs, Zooey Deschanel
Genere
Animazione, Commedia, Family
Durata
92 - colore
Produzione
USA (2023)
Distribuzione
Universal Picture