L’ODIO
di Mathieu Kassovitz
KASSOVITZ OSSERVA LA BANLIEUE SENZA PAURA DI SPORCARSI LE MANI, IN UN FILM FOLGORANTE, CHE NON DÀ TREGUA.
PROGRAMMAZIONE TERMINATA

In un quartiere periferico parigino (i francesi li chiamano le cité), scoppia il vento della rivolta dopo il pestaggio del sedicenne Abel da parte della polizia. I giovani della banlieu scendono in strada e si battono tutta la notte con gli agenti. Tra loro ci sono tre amici: l’ebreo Vinz, il maghrebino Said e il nero Hubert, un trio di sfigati, disoccupati, arrabbiati e senza futuro. La giornata balorda dei tre giovani disperati ha inizio quando Vinz, che ha trovato una pistola d’ordinanza persa da uno sbirro durante gli scontri, decide di usarla. Diretto da Matthieu Kassovitz, un venticinquenne di talento, in un bianco e nero splendido, e parlato con un dialetto non facile da tradurre, L’odio è un film durissimo che ha totalizzato milioni di spettatori in Francia, ottenendo anche il premio per la miglior regia a Cannes nel 1994.

Regia
Mathieu Kassovitz
Cast
Abdel Ahmed Ghili, Saïd Taghmaoui, Hubert Koundé, Vincent Cassel, Karim Belkhadra
Genere
Drammatico
Durata
95 - b/n
Produzione
Francia (1995)
Distribuzione
cat people